Allenamento di riduzione: brucia i grassi, non i muscoli!

Allenamento di riduzione brucia i grassi, non i muscoliQuando si tratta di rimettersi in forma si hanno mille motivazioni: sentirsi belli, più sicuri di sé, prendersi cura del proprio corpo, perdere il peso in eccesso… Qualsiasi sia la vostra personale spinta a continuare e ad affrontare fatica e un regime alimentare spesso proibitivo, è innegabile che avere dei risultati visibili a occhio nudo aiuta tantissimo a mantenere la concentrazione sugli obiettivi che ci siamo prefissati. Ma non sempre basta perdere centimetri per ritrovarsi con un corpo in forma e ben definito: a volte nella foga di voler dimagrire a tutti i costi il rischio è quello di danneggiare la massa muscolare lasciando praticamente intatto il grasso in eccesso. Esistono dei modi per perdere peso mentre si definisce il fisico? Certamente sì, bilanciando accuratamente esercizio fisico e la giusta alimentazione. Vediamo insieme qualche strategia. 

Deficit calorico

Prima di capire più nel dettaglio in cosa consiste il deficit calorico, vediamo quali sono le strategie energetiche del corpo. Prevalentemente due sono le sostanze da cui le cellule traggono energia: i carboidrati, sotto forma di glucosio, e i grassi, grazie ai chetoni, loro sottoprodotti. Visto che le molecole di glucosio non solo si possono trovare facilmente in natura, ma sono anche già pronte, il fisico le sceglie come fonte di energia primaria e solo se per un po’ non ha modo di accedere al carboidrato (come nel caso di un digiuno prolungato) allora inizierà a metabolizzare i grassi. Purtroppo però i lipidi sono molto più lenti e grandi rispetto al glucosio, per cui, prima di essere assorbiti dal corpo, dovranno essere lavorati per renderli più simili allo zucchero. Il risultato di questo procedimento? I chetoni.

Torniamo adesso al deficit calorico. Con questo termine si intende la differenza negativa tra le calorie assunte dagli alimenti e quelle bruciate nel corso delle attività quotidiane. In altre parole per definire il corpo bisogna consumare più calorie rispetto a quelle che si mangiano (l’ideale sarebbe un deficit tra le 250 e le 500 kcal giornaliere). Visto che il nostro scopo è quello di bruciare i grassi lasciando definito il muscolo, bisogna fare in modo che questa energia provenga dal metabolismo dei lipidi e non degli zuccheri.

Allenamento anaerobico

L’attività fisica è di fondamentale importanza sia se si vuole perdere peso sia se si vuole mantenere in salute il proprio corpo (ma anche lo spirito). Nel nostro caso è però importante distinguere tra l’allenamento aerobico e quello anaerobico (preferendo questo secondo genere rispetto al primo). Ma quali sono le differenze? L’allenamento aerobico è normalmente di media intensità e prolungato nel tempo.

Dieta povera di carboidrati

Per far fronte al dispendio energetico il corpo utilizza prima gli zuccheri presenti nei muscoli, per poi passare ai grassi in eccesso in un secondo tempo. L’allenamento anaerobico, invece, spinge il corpo ai limiti estremi delle sue possibilità atletiche per poco tempo (come avviene ad esempio negli scatti di velocità). Visto che i muscoli hanno bisogno di molta energia in tempi molto brevi, il fisico va ad intaccare immediatamente le riserve di grasso, energeticamente migliori (una molecola di lipidi vale circa due molecole di glucosio). Visto lo stress breve, ma molto intenso, è fondamentale prendersi un periodo di riposo al termine di ciascun esercizio.

Dieta povera di carboidrati

Se lo scopo è quello di andare ad intaccare le riserve di grasso, mantenendo la massa muscolare durante il periodo di allenamento e dimagrimento, è bene pensare ad un regime alimentare adeguato. Partendo dal presupposto per cui ogni classe alimentare è fondamentale per il mantenimento del benessere generale del corpo e che eliminare totalmente un determinato tipo di alimento può risultare controproducente o addirittura pericoloso, è bene rivolgersi ad un medico specializzato prima di tentare regimi alimentari fai da te (anche se famosi, dalle ottime recensioni e consigliati da parenti o amici). Normalmente le figure di riferimento sono i nutrizionisti, i dietologi e i dietisti.

E’ molto frequente che tra le diete più comuni possiate trovare quelle povere di carboidrati. Sono regimi alimentari che obbligano il corpo a prendere la gran parte dell’energia di cui ha bisogno dai grassi e non dagli zuccheri naturalmente presenti in natura, ma non sono adatti a tutti, anche se negli anni hanno riscosso un notevole successo.

Nel mondo del fitness a partire dagli anni ‘60 (ovvero da quando l’obesità è divenuta una malattia pandemica nei paesi più ricchi del globo) si sono sviluppati e diffusi pseudo regimi alimentari che se va bene sono inutili, altrimenti anche pericolosi. Ne è un esempio la dieta paleo, molto amata da molti culturisti, che non solo è priva di qualsiasi fondamento storico, ma è anche inutile (ricordiamo che lo scopo è quello di ridurre i grassi corporei): il fegato umano, attraverso un procedimento chiamato neoglucogenesi, è capace di metabolizzare glucosio a partire da alcuni aminoacidi presenti nella carne ingerita. Quasi come un cane che si morde la coda, non trovate?

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