Perché i muscoli fanno male?

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Almeno una volta nella vita tutti quanti, abbiamo provato l’esperienza di sentire uno o più muscoli doloranti anche a riposo. Le origini di questa sensazione sono le più varie, da un prolungato sforzo fisico a malattie virali fino alla carenza di particolari elementi nel nostro corpo (tipo potassio e magnesio), e volendo usare un termine medico potremmo chiamare questa condizione mialgia. Comunemente, fatta salva la presenza di patologie specifiche (a partire dalla semplice influenza fino alla febbre gialla), si tende a considerare il dolore ai muscoli come frutto di un affaticamento o al massimo della eccessiva concentrazione di acido lattico, ma cosa c’è di vero? Perché i muscoli fanno male? E come possiamo comportarci noi per evitare di provare dolore?

Mialgia: cause e sintomi più comuni

Quando si parla di mialgia ci riferiamo alla condizione per cui i muscoli, tanto a riposo quanto in attività, appaiono doloranti e contratti. Può essere localizzata in un singolo muscolo o anche generalizzata.

Dolore muscolare locale

Nel caso in cui la mialgia colpisca un solo muscolo, spesso è perché si innesca tutto un procedimento di contrazioni improvvise e involontarie (i dolorosi crampi) o perché a causa solitamente di un trauma viene lesionata la struttura muscolare, come nel caso degli strappi, generati da un eccessivo allungamento del muscolo, e delle contratture, simili al crampo. Generalmente alla base del dolore localizzato possono esserci diversi fattori: posture sbagliate, un riflesso di un problema osseo, sollecitazioni eccessive (come nel caso di movimenti intensivi ai quali il muscolo non è abituato). Anche se questi microtraumi sono comunque eventi stressanti per il fisico, è proprio grazie a questi che migliorano le prestazioni del soggetto in ambito sportivo. Per evitare aggravamenti, però, almeno all’inizio è bene alternare a questi esercizi di fatica intensa un periodo di riposo o defaticamento.

Perché i muscoli fanno male

Dolore muscolare diffuso

Quando il dolore muscolare interessa non una singola area, ma in generale tutto il corpo, vuol dire che ci troviamo in presenza di una malattia (o squilibrio) che va ad interessare anche i muscoli. L’esempio più comune è quello dei virus influenzali, che colpiscono il soggetto con febbre, dolori muscolari, congestione nasale e difficoltà respiratorie. Ma la mialgia può anche essere la sgradita conseguenza dovuta all’assunzione di determinati farmaci (statine) o alla non assunzione di particolari sostanze (come droghe o alcol). In quest’ultimo caso, però, più che in presenza di uno stato patologico siamo davanti alla tipica crisi d’astinenza.

Esiste un ultimo caso, molto meno grave dei precedenti, in cui la mialgia ha un carattere diffuso e non localizzato: in periodi molto stressanti o particolarmente faticosi al livello psico-fisico il corpo non riesce a rilassarsi completamente neanche durante il sonno. Per questo motivo i muscoli rimangono sempre in tensione e la persona percepisce un dolore generalizzato sia durante che al termine del periodo stressante. Fortunatamente in questo caso basta solo un periodo di sonno e riposo per recuperare la piena produttività.

Mialgia: come prevenirla

Se ci troviamo in presenza di dolore muscolare generalizzato c’è poco da fare, se non rivolgersi quanto prima al proprio medico curante per capire come curare al meglio la malattia alla base della mialgia. Diverso è il caso in cui ci troviamo davanti ad un dolore localizzato, causato nella maggior parte dei casi da mancanze da parte nostra. Se vogliamo tutelare muscoli e tendini è bene partire dal presupposto che il corpo è come un motore diesel: nel momento in cui iniziamo una qualsiasi attività fisica più intensiva rispetto a quelle a cui siamo normalmente abituati, è bene iniziare lentamente, per poi andare aumentando.

Di fondamentale importanza sia prima che dopo un allenamento di fatica è lo stretching: più il muscolo è capace di allungarsi, più riesce a contrarsi, quindi produce più forza. Lo stretching, dunque, consente di ripristinare le normali funzioni di contrazione del muscolo evitando l’insorgenza di traumi più o meno profondi. 

Mialgia come prevenirla

Last but not least (ovvero l’ultimo, ma non per importanza), avere una dieta ben bilanciata e ricca di frutta e verdura consente di limitare tantissime controindicazioni e garantisce al corpo l’assunzione di tutti gli elementi che possono essere utili, anche senza prendere i loro sostituti chimici che, per quanto possano essere buoni, non saranno mai come quelli naturali. Per quanto riguarda la salute muscolare è bene prestare particolarmente attenzione alle vitamine e ai sali minerali (assimilabili, appunto, attraverso l’acqua e frutta e verdura).

Mialgia: trattamenti

I farmaci più comunemente usati sono gli antinfiammatori e gli antidolorifici, sia per uso interno che topico. Normalmente nel giro di un paio di giorni il dolore riesce a passare, ma se per qualche motivo doveste notare che aumenta o che non passa in questo arco di tempo, allora è bene rivolgersi quanto prima al medico curante.

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